Sono Elena Sofia Doria. Sono una formatrice e service designer. Esploro temi come il turismo sano e sostenibile, la comunicazione interculturale e il customer service. Il Design Thinking è il mio faro quando insegno, penso e progetto.
Effe di Ferrara
Effe di Ferrara

Effe di Ferrara

Effe di Ferrara: la città delle biciclette.

Ferrara
Ferrara è senza dubbio una delle città più sorprendenti del Bel Paese.

“Vado in vacanza in Italia a scoprire le sue città!” “Venezia, Firenze, Roma o Napoli?” Queste sono certo le più gettonate. Ma in Italia ci sono città sottovalutate di inaspettata bellezza. Le città che non appartengono alle top 5, che non sono definite nelle ricerche online degli highlights (massime attrazioni). In Italia ci sono città che pur non vivendo di turismo celano segreti e meraviglie. Insomma queste città hanno qualcosa di impagabile da offrire che le Venezia, le Firenze e le Roma non hanno: l’effetto sorpresa.

 

Le sette meraviglie di Ferrara

Ferrara verde

#1. Il giro delle mura in bicicletta.

#SPORTEXP

Ho sempre ammirato ed invidiato Amsterdam. È riuscita ad agevolare l’uso della bicicletta e quindi dare un’opportunità sostenibile ai suoi abitanti. Ero erroneamente convinta che nessuna città d’Italia fosse in grado di fare lo stesso. E invece Ferrara mi ha fatto sorpreso. La prima ciclabile ferrarese risale al 1908 e da lì in poi la città è sempre riuscita a sviluppare la ciclabilità. I ferraresi si muovono in bicicletta, ognuno di loro ha almeno 2/3 biciclette a disposizione e ho contato almeno 15 ripara-bici. Un’esperienza da non perdere sono i 9 chilometri di ciclabile attorno alle mura del il centro storico. Un itinerario nel verde che d’estate rinfrescherà dalla calura della città e d’autunno delizierà occhi ed obbiettivi di macchine fotografiche: la varietà di colori caldi delle foglie si sposa perfettamente con i mattoni rossi delle mura.

Noleggio BiciDeltaPo

#2. I giardini segreti di Ferrara.

#VERDEURBANO

Ferrara dietro alla sua alte mura di mattoni rossi nasconde almeno 50 giardini segreti. Orti medievali, labirinti di siepi, piccoli boschi, corti rinascimentali e oasi fiorite. Esiste una mappa e una chiave per trovarli ed aprirli? Purtroppo no, sono talmente preziosi da essere quasi inaccessibili. Eppure una soluzione c’è: grazie all’iniziativa dell’associazione InternoVerde un paio di volte l’anno è possibile accedere a questi tesori nascosti nella città.

 

giardini nascosti ferrara

#3. Palazzo dei Diamanti

#ARTE

Una leggenda spiegherebbe il nome di questo Palazzo. Pare che una delle sue bugne (le pietre sporgenti a forma di diamante che ornano l’esterno) contenga un diamante. Il Duca Ercole I d’Este potrebbe essersi divertito a far nascondere la gemma preziosa e poi far accecare e tagliare la lingua al povero capomastro per celare la posizione del diamante per sempre. Il bugnato a punta di diamante era una tecnica ornamentale di moda durante il Rinascimento italiano, quindi evidentemente Ercole voleva aggiungere un pizzico di pepe al suo palazzo. Gioco pericolo però Ercole: molte delle tue bugne sono state negli anni spuntate da erranti cercatori di tesori. Per gli amanti dell’arte contemporanea: al piano terra la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

PALAZZO DEI DIAMANTI

#4. I cappellacci alla zucca.

#ENOGASTRONOMIA

Praticamente ogni città italiana ha la sua ricetta tradizionale; storie d’amore gastronomiche nate tra i gli abitanti e le materie prime a disposizione. Alcune nascono popolari, dall’ingegno di chi a disposizione aveva ben poco ma non rinunciava al gusto. Altre, ed è il caso dei nostri cappellacci, nascono per compiacere ricchi signori. A fine 1500 il cuoco della corte d’Este, Giovanni Battista Rossetti, lascia come testimonianza della sua invenzione la ricetta scritta. L’aspetto curioso è che questo piatto si semplifica con il tempo, rinunciando agli sfarzosi zenzero e cannella. Rimane solo con la regina del ripieno un pizzico di noce moscata. Ma non parliamo di una comune zucca  bensì dela zucca “violina”, varietà speciale che cresce nei campi attorno a Ferrara.

cappellacci

#5. Lo sguazzone!

#DRINK

Quanti tipi di spritz esistono? Tanti, lo sguazzone è la varietà tipica del ferrarese. Uno spritz semplice e dissetante, perfetto per le estati (molto) calde di Ferrara: vino bianco frizzante, acqua gasata e ghiaccio. C’è anche chi lo chiama sguazzone gas gas . Conoscerlo ed ordinarlo vi farà sentire dei veri ferraresi.

4

#6. Macelleria Travagli Retrobottega.

#LOCALI

Il mio locale preferito di Ferrara è la retrobottega di una macelleria. Una macelleria storica di nome Travagli, frequentata dai ferraresi sin dagli anni ’80. È la macelleria del centro, dà proprio le spalle alla piazza del Municipio; è dove trovi la carne buona e di qualità. L’idea geniale è stata quella di trasformare la sua retrobottega in un bar in cui degustare salumi e tartare. Comodamente seduti in piazza del Municipio potrete provare vini biologici e birre artigianali ed accompagnarli con taglieri di salumi come il lardo o il salame ferrarese. Poi la scelta è varia e sempre fresca. Il drink tipico? Lo sguazzone!

TRAVAGLIO

#7. Il Bed & Breakfast in mezzo ai prati.

#B&B

Ferrara è una città circondata dalla Pianura padana emiliana. Campi e case. E nel mezzo c’è qualcosa che visto dall’alto potrebbe attirare l’attenzione per i suoi colori accesi. Si vedrebbe una piscina, una gran varietà di fiori ed alberi ed un piccolo chiringuito in legno e paglia. Scendendovi all’interno si avrebbe la sensazione di trovarsi in Sud America. Il B&B ai Prati ricorda un’oasi esotica nel mezzo d’austerità dei campi della Pianura Padana. Edoardo, il proprietario, ha recuperato un vecchio casolare e l’ha trasformato ispirandosi ai colori del Sud America. Le colazioni sono speciali: torte e marmellate fresche fatte da Edoardo con la grande varietà di frutta delle vicine fattorie. Per evitare gli sprechi e rendere ancora più speciale l’esperienza del soggiorno, Edoardo chiede agli ospiti cosa gradiranno. Una coccola molto piacevole.

B&B Ai Prati

come arrivare ?

Se viaggi in auto o in moto: l'autostrada da Bologna o Padova A13 uscita Ferrara Sud o Ferrara Nord. Se arrivi in aereo: Ferrara è proprio tra l’aeroporto di Bologna e l'aeroporto di Venezia, quindi a te la scelta. La scelta migliore: il treno. Ferrara si trova sulla linea ferroviaria che collega Venezia e Bologna, per questo ci sono frequenti treni regionali (economici) che collegano Venezia a Ferrara.

come muoversi ?

Rigorosamente a piedi o in bicicletta! Un'altra sostenibile e divertente alternativa è la barca elettrica : una gita a bordo di battelli alimentati da energia solare ai Lidi di Comacchio.
Evitate la macchina
in centro. Alto rischio multe e poca probabilità di parcheggio.
Il servizio bus è efficente e molto ben collegato.

On Key

Related Posts

Translate »